sabato 1 dicembre 2007

Ricordo di Federico


Ieri ho aggiunto questo articolo pubblicato su "la nuova Ferrara" che parla della seconda udienza del processo per l'omicidio di Federico può sembrare che non riguarda il migliorare la vita ,ma secondo me bisogna iniziare a lottare perché queste cose non avvengano in Italia e in nessun altro paese.

venerdì 30 novembre 2007

Ciao Aldro


Quello che è accaduto all'alba del 25 settembre 2005 è rimasto ai margini, ieri, della seconda udienza del processo Aldrovandi. L'audizione dei primi testimoni dell'accusa (i genitori del diciottenne morto durante un intervento di polizia e gli amici che trascorsero con Federico la sua ultima notte) ha portato infatti a esplorare soprattutto il “prima” e il “dopo” di quella tragica mattina.

I quattro imputati, Paolo Forlani, Enzo Pollastri, Luca Pontani e Monica Segatto (tutti presenti) solo a tratti sono stati citati dai teste o nelle domande del pubblico ministero Nicola Proto, degli avvocati di parte civile Fabio Anselmo, Riccardo Venturi, Alessandro Gamberini e Beniamino Del Mercato, o della difesa Michela Vecchi (affiancata da Davide Bertasi), Gabriele Bordoni, Alessandro Pellegrini e Giovanni Trombini. Perché il protagonista dell'udienza di ieri è stato un ispettore di polizia che finora era sempre rimasto al “riparo” dell'attenzione mediatica. Si tratta di Nicola Solito, uno dei dirigenti della Digos, e che secondo la testimonianza di Patrizia Moretti, la mamma di Federico, rappresenta una figura chiave per ricostruire - appunto - il “dopo”.

Perché ieri il processo si è concentrato - oltre che sulla ultima serata di Federico - sulle fasi successive alla sua morte, e sulle quali i familiari e gli avvocati di parte civile a più riprese in passato hanno puntato il dito. Fu proprio Solito, la mattina del 25 settembre, a dare ai genitori la notizia della morte del ragazzo, dopo ore frenetiche passate a cercarlo al cellulare, a chiedere informazioni in Questura o all'ospedale. Fino alle 11 del 25 settembre, le uniche informazioni che i genitori erano riusciti a ottenere - da una voce maschile che si era qualificata come agente di polizia rispondendo a una chiamata del papà - era che Federico aveva perso il cellulare in via Ippodromo.


«Nicola Solito è un amico di famiglia - ha raccontato la mamma - i nostri figli sono cresciuti insieme. Quella mattina è venuto a casa nostra accompagnato da due agenti in divisa». E' a quel punto che i genitori sanno che Federico è morto. «Ma ancora non capivamo bene in che circostanze. Solito ci ha riferito che non sembrava più lui. Che i suoi colleghi gli avevano raccontato che si era fatto male da solo sbattendo la testa contro il muro, che gli agenti erano intervenuti per fermarlo ma che non avevano fatto nemmeno in tempo a toccarlo, perché gli era morto davanti. Mi ha anche consigliato di non andare a vederlo». Il riconoscimento del cadavere spetterà allo zio paterno, che torna dall'obitorio «sconvolto».

Ma, ha proseguito la mamma, fino a quel momento «non avevamo sospetti». Nemmeno quando lo stesso Solito, il giorno dopo, consiglia: «Fossi in te mi procurerei un avvocato e un medico legale». Le perplessità hanno cominciato a maturare «due giorni dopo, il 27 settembre, quando siamo stati convocati in Questura con una telefonata dello stesso Solito. Pensavamo di ricevere parole di solidarietà dal questore, invece siamo stati aggrediti».

Il motivo della convocazione, ha detto ancora la mamma, è un articolo del “Carlino” in cui la famiglia, attraverso i suoi legali, affermava che il ragazzo era “sfigurato”. «Il questore Elio Graziano voleva sapere perché avessimo detto quelle cose ai giornali, ma io e mio marito non avevamo mai parlato con nessun giornalista, forse l'aveva fatto il nostro legale (Fabio Anselmo, ndr). Il Questore ha anche aggiunto che fino a quel momento avevamo ricevuto un trattamento di favore, perché alla stampa era stata fornita la versione del malore. Al colloquio era presente anche il capo della Mobile Pietro Scroccarello, che ci ha detto che le indagini sulla morte di Federico sarebbero state indirizzate al centro sociale “Link” di Bologna, dove nostro figlio aveva trascorso la serata. Secondo loro Federico aveva assunto sostanze e ha aggiunto che poteva succedere anche nelle migliori famiglie».

Ma a incrinare la fiducia dei famigliari nelle indagini, ha detto ancora Moretti, sono state soprattutto tre affermazioni. La prima, sempre del questore Graziano, «che ci ha riferito che i quattro agenti dopo l'incontro con Federico si erano fatti refertare, ma non avevano intenzione di chiederci i danni». La seconda, del procuratore capo Severino Messina «che prima ancora dell'autopsia ha dichiarato alla stampa che Federico non era morto per le percosse. Era la prima volta che sentivamo parlare di percosse, fino a quel momento ci avevano detto di un malore». La terza è dell'ispettore Solito. «Dopo il colloquio in Questura è venuto a casa nostra per dirci di liberarci del nostro avvocato e di aver fiducia nelle indagini. Ma dopo una lunga pausa ha aggiunto: “Sono padre anch'io e al vostro posto seguirei il mio cuore”».


La tappa successiva, prima dell'apertura del blog che ha dato al caso rilevanza nazionale, è stata l'autopsia: «Il nostro medico legale, il dottor Zanzi, ci ha detto che Federico era stato pestato violentemente, anche se nessuno dei colpi ricevuto risultava mortale». Ma è Solito a entrare ancora in scena la primavera scorsa, alla vigilia dell'apertura della cosiddetta “inchiesta bis” (i verbali della Questura sull'intervento delle due Volanti in via Ippodromo la mattina del 25 settembre, i cui orari sarebbero stati manomessi). Moretti ha raccontato di aver incontrato Solito nel marzo scorso, per caso, alla pista di pattinaggio dove entrambi avevano accompagnato i figli: «In quell'occasione mi ha detto di essere a conoscenza di fatti specifici che riguardavano la vicenda di mio figlio e che fino a quel momento non aveva riferito per timore di ripercussioni sul suo lavoro. Ha detto che però non avrebbe dato a me quelle informazioni, ma che avrebbe parlato solo in una sede tutelata. E a questo proposito ha aggiunto che temeva un processo abbreviato che non gli avrebbe dato la possibilità di parlare».

La difesa ha chiesto e ottenuto di acquisire questo verbale rilasciato da Moretti al pm Proto. Verbale finora “inedito” perché legato appunto all'inchiesta bis, e non al procedimento contro i quattro agenti. E l'attenzione, ora, è puntata sulla testimonianza dell'ispettore Solito.

venerdì 28 settembre 2007

Bologna, scambiate le Tac operata per sbaglio muore


Aveva 54 anni. Le hanno tolto un rene sano, due giorni dopo è morta
Confuse le lastre radiologice di due donne con lo stesso cognome.
Non era suo il rene malato. Nel reparto di Urologia le hanno attribuito la Tac di un'omonima. Lei era sana, ma quando è arrivata sul tavolo operatorio ormai era troppo tardi. Nessuno si è più accorto che le immagini radiologiche che stavano per guidare la mano del chirurgo erano di un'altra donna. Le hanno tolto il rene sano e, per doppia sfortuna, la donna, 54 anni, ha anche avuto una conseguenza post-operatoria, forse un'embolia, che due giorni dopo l'ha condannata. Morta per un'operazione che non avrebbe mai dovuto fare.

Il clamoroso errore della più classica malasanità è avvenuto nonostante ci si trovi in un reparto di eccellenza del Policlinico Sant'Orsola, una delle strutture sanitarie più rinomate d'Italia. Al punto che persino il ministro Livia Turco, avvisata in diretta dall'assessore regionale alla sanità Giovanni Bissoni che era in riunione a Roma, ha detto di essere "sbalordita" da un fatto come questo, che ora costringe a mettere in moto una complessa verifica per capire il punto debole della trafila che ha assegnato ad una paziente sana un esame digitale di una paziente malata.

La direzione aziendale del Policlinico di Bologna ha subito comunicato la vicenda alla Procura, che ha aperto un'inchiesta per omicidio colposo anche se tutte le carte del caso arriveranno al pubblico ministero Francesco Caleca solo stamattina.

L'operazione sbagliata è avvenuta nell'unità operativa di Urologia del Sant'Orsola Malpighi diretta dal dottor Giuseppe Severini. L'Azienda ospedaliero-universitaria di Bologna ha subito avvisato la Procura della Repubblica. Il pubblico ministero Francesco Caleca ha aperto un'inchiesta per omicidio colposo, in attesa di studiare le carte più complete che gli arriveranno stamani dal Policlinico. Ma anche il ministro manderà gli ispettori.

L'asportazione del rene che si presumeva ammalato (la patologia non è stata comunicata, ma non si trattava comunque di una neoplasia) è stata eseguita martedì mattina. La signora, che presentava sintomi da approfondire attorno a Ferragosto era stata ad una Tac nello stesso reparto di Urologia. Proprio nello stesso periodo si era sottoposta alla stesso esame, per il sospetto di una patologia simile, un'altra donna con lo stesso cognome. Quando i medici del reparto vedono le immagini della Tac attribuite alla signora non hanno dubbi: sono chiari i segni della patologia che e si decide per l'intervento, circa un mese dopo la diagnosi.

È un intervento in laparoscopia e quindi il chirurgo non ha la visione completa del campo operatorio, non si può rendere conto subito che quello che sta estraendo è un rene sano. Solo ad operazione avanzata e quando non era più reversibile, il chirurgo si è reso conto che qualcosa non quadrava. Troppo tardi.

Ma perché la morte, sopraggiunta due giorni dopo l'operazione? La causa sarà stabilita dalla autopsia, si sospetta una embolia. Un effetto dell'intervento che non ha certo a che fare con l'errore di persona. La signora sarebbe sopravvissuta benissimo anche con un solo rene e la questione dell'errore di attribuzione della Tac a quella paziente avrebbe comportato una causa giudiziaria solo per lesioni e tutto sarebbe finito lì. Un grave errore, ma senza tuttavia conseguenze mortali. Invece, la sfortuna che ha toccato la signora Lanzoni è stata duplice. Non solo uno scambio di diagnosi, non solo l'asportazione di un rene sano, ma anche una conseguenza post-operatoria che è stata fatale ad una persona obesa.

Dopo il decesso, immediatamente la direzione del Sant'Orsola ha avviato una indagine interna e vuol valutare "l'opportunità di assumere provvedimenti cautelativi urgenti" e si impegna "a revisionare il sistema e le procedure che gestiscono le immagini radiologiche digitali ponendosi l'obiettivo di ridurre ulteriormente il rischio di errori umani, per prevenire il ripetersi di tali drammatici errori".

giovedì 27 settembre 2007

Mio figlio sta morendo da soldato ma l'hanno mandato al macello


Intervistato da Sky: "Non vado a Roma, altrimenti mi arrestano
Era in quella zona per indagare sul traffico delle armi. Da solo"
"Mio figlio sta morendo da soldato
ma l'hanno mandato al macello"

ROMA - "Mio figlio aveva un senso del dovere totale, ma è morto per Bush, per far contento lui". Lorenzo D'Auria, 33 anni e tre figli piccoli, lotta contro la morte all'ospedale Celio di Roma. Il sottufficiale del Sismi era originario della Campania, viveva a Livorno con la famiglia, era un esperto di Afghanistan. L'agente Nessuno ha ora un nome. Il padre Mario è distrutto e parla ai microfoni di Sky: "Sono tutti assassini, io so che non c'è speranza con colpi così non si sopravvive: lui è solo un soldato, voleva fare solo questo da quando aveva 17 anni. Nemmeno i suoi amici conoscevano il suo vero lavoro".

"Non vado a Roma, mi arrestano, le dico tutte a Prodi e Berlusconi. I suoi generali mandano un ragazzo a morire, come si fa a mandarlo lì, a fare un'incursione, per capire come funzionava il traffico delle armi, per far contento Bush, che le commercia". "Lui non voleva andare, poi si è convinto: ha solo obbedito agli ordini. Domenica sarebbe tornato a casa".

Lorenzo D'Auria è stato rapito sabato scorso e liberato due giorni dopo in un blitz condotto dalle forze italo-britanniche. Nel corso dell'operazione è stato ferito gravemente. Il suo compagno è fuori pericolo, un accompagnatore afghano è morto.

(27 settembre 2007)

martedì 25 settembre 2007

Ma quanti ci costano

ROMA - Bravi ma non troppo. Per quanto si siano sforzati a seguire linee guida risparmiose e rigorose, alla fine anche al Senato i conti non tornano. O meglio, tornano, ma con una spesa superiore del 2,77 rispetto all'anno scorso e un costo finale di quasi un miliardo di euro. Per l'esattezza nel 2007 Palazzo Madama con i suoi 315 senatori, sette senatori a vita e 1.096 dipendenti ci costerà 948 milioni, 689 mila e 447 euro mettendo insieme il titolo delle spese e quelle delle partite di giro, comunque costi vivi della camera alta della nostra Repubblica. Volendo fare un paragone con Montecitorio, i bilanci dei due rami del Parlamento sono in linea: la camera bassa, infatti, ci costa circa un miliardo e mezzo ma ha il doppio dei deputati e ottocento dipendenti in più.

Il testo di legge con il "Progetto di bilancio interno del Senato per l'anno finanziario 2007" è stato approvato il 4 aprile scorso dall'aula del Senato, centododici pagine, comprensive di quattro allegati.

Si sono sforzati, i questori Gianni Nieddu, Romano Comincioli e Helga Thaler Ausserhofer, a perseguire "risparmio, trasparenza, contenimento della spesa e risanamento della finanza pubblica". A sentir loro ci sono anche riusciti visto che "la manovra di spesa ipotizzata nel 2007 registra, nel suo complesso, un incremento del 2,77 sulle analoghe previsioni del 2006, nel rispetto quindi del citato limite del 2,8 per cento previsto per il Pil nominale di quest'anno".

In sintesi, era stato deciso che l'aumento delle spese non doveva in alcun modo andare al di là della percentuale prevista per il prodotto interno lordo. E così, in effetti, è andata. Bravi, ad esempio, sono stati al Senato a ridurre le spese delle varie Commissioni d'inchiesta con tagli che arrivano fino al 75 per cento (al 67% quello della Commissione di vigilanza sulla Rai). E però, come si spiegano gli aumenti degli stipendi-indennità dei senatori (4,34%)? E dei senatori in pensione (3,31%)? O il 2,21 per cento in più della voce "trasferimento di contributi ai gruppi parlamentari"? E lasciamo perdere altre chicche del tipo i 60 mila euro della voce "medagliette parlamentari", i 200 mila euro per i corsi di lingua straniera dei senatori o i 62 mila euro per posate e stoviglie. Tutte queste cifre sono da intendere nell'arco temporale di un anno. E che fine fanno tutte quelle posate e stoviglie? Forse anche tra la buvette e i ristoranti del Senato si aggira qualche collezionista feticista. Di seguito una traccia delle spese e dei costi del Senato della Repubblica.

Stipendi, rimborsi e pensioni. Se le indennità crescono del 4,34 per cento per un valore assoluto pari a 50 milioni e 940 mila euro, va detto che i rimborsi - diarie, spese dei viaggi e costi vivi di telefoni e computer - calano del 3,3 per cento (quasi 26 milioni). Aumenta invece la spesa per i senatori "cessati dal mandato" (77 milioni e 500 mila). Il personale di palazzo Madama, commessi, biliotecari, archivisti costano circa 217 milioni di euro, tra quelli in servizio e quelli in pensione.

Gruppi parlamentari e partiti. Sono undici i gruppi al Senato e sette microgruppi all'interno del Gruppo Misto. La loro vita - il funzionamento, gli uffici, il personale, le attività di supporto ai senatori - costa circa 40 milioni di euro, il 2,21 per cento in più rispetto al 2006. La voce più cara è "contributo per le attività di supporto ai senatori", 18 milioni di euro. Altri 50 milioni di euro se ne vanno come rimborsi delle spese elettorali ai partiti e ai movimenti politici.

Commissioni d'inchiesta e parlamentari, le più virtuose. E' il capitolo in cui i senatori sono stati più attenti, scrupolosi e risparmiosi. Le Commissioni d'inchiesta hanno tagliato del 75 per cento. Le Commissioni permanenti delle giunte e dei comitati parlamentari hanno ridotto del 37%, quella di vigilanza sulla Rai addirittura del 67 per cento. "E' doveroso sottolineare - scrivono i questori - la portata dei tagli operati sulle risorse a disposizione delle Commissioni per le spese di funzionamento e sono stati fissati limiti rigorosi alle spese che le stesse possono impegnare per il loro funzionamento".

Cerimoniale, corsi di lingua e computer, medagliette. Nonostante curiosi aggiornamenti culturali come il corso per sommelier riservato ai senatori, va detto che tanti piccoli privilegi sono stati tagliati. Il capitolo "cerimoniale e rappresentanza" è stato decurtato del 14, 23 per cento anche se la spesa per il 2007 resta alta (3 milioni e mezzo di euro) di cui due milioni e mezzo solo per rappresentanza e 60 mila per delle fantomatiche "medagliette parlamentari". Per ristoranti e buvette se ne vanno due milioni e ottocentomila euro, un aumento del 3,31 per cento rispetto al 2006.

Una curiosità: per nutrire gli oltre mille dipendenti servono 1 milione e 379 mila euro; per sostenere i 320 senatori e collaboratori, la metà dei commessi, servono qualche decina di euro in più (1.400.000). Per i corsi di lingue i senatori spendono 200 mila euro e per gli accertamenti sanitari 40 mila. In generale il capitolo "Servizi di supporto funzionale" cresce del 21,2 per cento, tutta colpa delle gare di appalto il cui svolgimento costa 225mila euro. Costa di più anche tener pulito e luccicante il palazzo: pulizie, traslochi e facchinaggi si bevono quattro milioni di euro (1% in più).

Lavori in corso, quasi una fabbrica di San Pietro. Nel senso che c'è sempre un cantiere aperto da qualche parte nei palazzi del Senato. L'attività di manutenzione e restauro è ininterrotta, quasi cinque milioni di euro per le spese ordinarie (-5%) e oltre 17 per quella straordinaria (+14%). Solo per "arredi fissi e tappezzerie" se ne andranno, nel 2007, 377 mila euro per la manutenzione ordinaria e 870 mila per quella straordinaria. Ora, va bene che palazzo Madama e palazzo Giustiniani e le altre dependances sono cariche di velluti e boiseries, arazzi e tessuti, ovunque puoi ammirare tessuti e rivestimenti pregiati, però più di un milione di costi vivi in un anno...

Consoliamoci: altri 500 mila se ne vanno per la manutenzione degli ascensori; trecentomila per quella degli impianti anticincendio. Servono diciotto capitoli del bilancio, scrivono i questori, "per rendere un panorama completo delle concrete e complesse esigenze di funzionamento dell'Istituzione".

Affitti. Sono otto gli immobili in affitto, il più importante quello in via di S. Chiara, a seguire quello di via tempio del Dia, per un totale di spesa nel 2007 di 4 milioni e 343 mila euro (molto meglio rispetto alla Camera). I contratti scadranno tra il 2009 e il 2015. Da notare che quattro contratti di affitto sono con l'Empam, gli altri con privati: Casada, Immobilfin, Isma, Smom. Un altro privato - Condom - intasca circa 40 mila euro di spese condominiali per gli stabili di via e piazza delle Coppelle.

Stampa degli atti e giornali. Alla Camera erano otto. Qui sono sei milioni. Costa sempre tantissimo la stampa degli atti parlamentari. Tutto il capitolo "Comunicazione istituzionale" che comprende le pubblicazioni, le convenzioni con la Rai (satellite Rai Way per le dirette dal Senato), l'attività di promozione e comunicazione impegna per quasi undici milioni di euro. E sono stati bravi: è il 17 per cento in meno rispetto al 2006.

Calze e collant. Nell'allegato relativo ai contratti pluriennali tra luce, acqua, gas, posta e telefoni, spicca - non certo per la spesa- quello relativo al vestiario di servizio: la ditta Di Porto ha un contratto di 32.700 euro per rifornire, solo nel 2007, calze per i commessi e collant per la commesse. Il contratto scade nell'agosto 2008. Chissà, forse se ne potrebbe fare a meno.

Dove sono 98'000'000'000 di euro di TASSE!!!




Due giornalisti del Secolo XIX di Genova, Menduni e Sansa, denunciano da tempo le imposte non pagate dai Monopoli di Stato. Tenetevi forte, sono 98 MILIARDI DI EURO.
Dove sono finiti questi soldi? Ai partiti, alle Mafie, a privati cittadini? Tangentopoli in confronto sembra una barzelletta e Valentino Rossi un bambino che ha rubato le caramelle.
Visco se ci sei batti un colpo, dato che le federazioni dei Ds sono proprietarie di sale Bingo. Fini e Alemanno, così impegnati sui costi della politica, chiedete informazioni ai vostri consiglieri delle società concessionarie delle slot machine.
Di seguito la lettera di Menduni e Sansa al signor Tino, direttore dei Monopoli di Stato.

GIORGIO TINO
Direttore Generale dell'Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato (AAMS), è nato ad Avellino nel 1947.

Laureatosi in Giurisprudenza all'Università di Napoli nel 1971, a 26 anni entra nell'Amministrazione finanziaria, che per un periodo rappresenta anche a livello comunitario.

Nel 1990 il Consiglio dei Ministri lo nomina Dirigente Generale, assegnandolo presso il dicastero degli Affari Esteri durante la presidenza italiana della CEE.

Due anni dopo è Presidente della Commissione incaricata di predisporre regolamenti e modulistica per semplificare la denuncia delle tasse dei lavoratori dipendenti e pensionati (730).

Nel settembre del '94 viene designato responsabile del Progetto pilota per la realizzazione di un sistema integrato (pianificazione strategica, programmazione operativa e controllo di gestione) di tutte le attività del Ministero delle Finanze, fino alla sua nomina di Presidente del Servizio per il controllo interno (S.In.Co.).

Nel 1997 è Vice Direttore Generale delle Dogane ed Imposte Indirette e, tre anni più tardi, prima Direttore Generale del Personale e poi Segretario Generale del Ministero delle Finanze, iincarico che lascia per assumere quello di Capo del Dipartimento per le politiche fiscali.

Il Ministro dell'Economia e delle Finanze, Giulio Tremonti lo chiama, nel luglio 2002, a guidare i rinnovati Monopoli di Stato, dove è subito impegnato nella gestione unica di tutti i giochi, concorsi e scommesse, a cominciare dal rilancio del Totocalcio, non più di competenza organizzativa e finanziaria del CONI.

Direzione Generale:
Tel. 06 58 57 2302
Fax 06 58 57 2212

lunedì 24 settembre 2007

WiMax, in arrivo il bando


La gara per l'assegnazione delle licenze per la nuova tecnologia Tlc wireless, il WiMax, dovrebbe essere in dirittura d'arrivo.
Il ministro per le Comunicazioni, Paolo Gentiloni, ha annunciato che l'emanazione del bando "dovrebbe essere una questione di giorni. Da quel momento gli operatori avranno 60 giorni - ha spiegato - per presentare le loro offerte". Il WiMax permetterà una trasmissione radio capace di supportare servizi di banda larga, ed è molto atteso dagli operatori per le sue applicazioni che potrebbero risolvere alcuni problemi infrastrutturali delle telecomunicazioni italiane.
Il presidente dell'Upi, l'Unione delle province italiane, Fabio Melilli a detto: 'Siamo pronti a impegnare risorse sul WiMax e non disdegneremmo che qualche licenza fosse lasciata agli enti locali laddove non si facciano avanti gli imprenditori'.

Compri due computer, ne regali uno


Chiunque può acquistare il portatile low cost, a patto di offrirne uno a un bambino del Terzo Mondo
Prima la vendita era riservati ai governi dei Paesi in via di sviluppo. L'iniziativa durerà 2 settimane Ora il laptop di Negroponte è per tutti
"Compri due computer, ne regali uno"
Ora il laptop di Negroponte è per tutti;Compri due computer, ne regali uno CAMBRIDGE (Stati Uniti) "Give one, get one". Non è lo slogan di una catena di supermercati, ma l'ultima idea in materia di aiuti allo sviluppo. Le frontiere della cooperazione si allargano, e ora il consumatore occidentale ha una possibilità in più per contribuire all'educazione di un bambino povero: comprare due computer portatili low cost, il famoso "$100 laptop" creato da Nicholas Negroponte, e regalarne uno a un bimbo del cosiddetto Terzo Mondo.

Il "$100 laptop" è stato concepito con l'obiettivo di offrire ai bambini di tutto il mondo la possibilità di ricevere un'educazione moderna, partendo da 3 idee semplici. La prima è che solo colmando l'enorme divario conoscitivo i Paesi poveri avrebbero potuto avvicinare lo sviluppo del mondo ricco. La seconda è che questo processo dovesse partire dall'infanzia, ossia dall'educazione di base. La terza era che il computer fosse il principe veicolo di trasmissione delle conoscenze. Ovviamente, per essere accessibile, avrebbe dovuto avere un prezzo molto basso, i 100 dollari dello slogan.

Il laptop di Negroponte ha alcune caratteristiche che lo rendono facile da usare, proprio come giocattolo. Viene azionato da una semplice manovella. Lo si ricarica con l'energia solare o con una pompa a pedale. E ha un sistema operativo basato sull'open source Linux. A sviluppare il progetto, nel 2005, fu l'organizzazione "One laptop per child" (OLPC), società no-profit del Delaware, creata da Negroponte e altri membri del Media Lab del celebre Mit (Massachussets Institute of Technology). Il computer sarebbe stato venduto ai governi, i quali l'avrebbero distribuito ai ragazzi delle scuole. Il prezzo iniziale, in realtà, non fu mai di 100 dollari, ma di 176. Adesso è schizzato addirittura a 188, tant'è che non si parla più di $100 laptop ma di XO-1. Tuttavia, l'obiettivo di venderlo alla cifra iniziale non è stato abbandonato. Comunque, il progetto andò avanti, e fu lo stesso Negroponte a consegnare il primo computer al presidente brasiliano Lula, nel novembre del 2006, a San Paolo.

Solo i governi, però, potevano acquistare i portatili, in stock di 250.000 pezzi. L'Olpc continuava a ricevere richieste. Semplici cittadini volevano comprare il laptop, e per ottenerlo si dicevano disposti a regalarne un altro, come ha dichiarato il presidente della "Software e Contenuti" dell'Olpc, Walter Bender. Così l'organizzazione fondata da Negroponte ha deciso di estendere la vendita, lanciando la campagna "Give one get one". Ogni consumatore potrà comprare per 399 dollari due computer, uno dei quali verrà mandato a un bambino del Terzo Mondo. L'iniziativa partirà il prossimo 12 novembre, e durerà per due sole settimane. Si potranno acquistare i laptop attraverso il sito www.xogiving.org o chiamando l'1866 XOGIVING. La durata della campagna è limitata perché l'Olpc intende capire quali siano le reali dimensioni della domanda proveniente da privati cittadini.

Bender ha detto che le prime 25.000 persone che ordineranno i computer lo riceveranno entro la fine dell'anno, gli altri nei primi mesi del 2008. In caso di successo, lo schema "G1G1" potrebbe essere ripetuto. I primi Paesi a beneficiarne, adesso, saranno Cambogia, Afghanistan, Rwanda e Haiti. "E' un modo per consentire ai Paesi che non hanno i mezzi di partecipare al progetto", ha detto Bender. Sì, perché alcuni Stati non si possono permettere neppure computer low cost, e il consumatore occidentale, in questo caso, una mano la può dare davvero.

venerdì 21 settembre 2007

La mamma sarà sempre la mamma

Voglio cominciare dicendo grazie a mia madre RITA per tutto quello che ha fatto fino ad oggi e per tutto quello che continuerà a fare finchè ne avrà le forze, so che la maggior parte delle volte gli sarà sembrato che non condividevo le sue scelte e i suoi modi di pensare, ma crescendo sono riuscito a capire. La mia infanzia è stata bellissima grazie a lei che mi ha sempre protetto e fatto vedere un mondo bello, nascondendomi a volte la realtà per proteggermi da questo duro percorso che è la vita; lei è una donna veramente speciale capace di sopportare qualsiasi dolore non so molte volte come abbia fatto a dire vado avanti non mi arrendo ed è proprio da lei che ho tirato fuori le mie forze: obbiettività, dolcezza, rispetto per gli altri, generosità. Lei mi ha trasmesso tutti questi valori, ma oggi alle persone in questo cavolo di paese non gli interessano sono tutti pronti a mettertelo in quel posto per un lavoro per una donna o per pochi euro(poi se sono tanti euro non ne parliamo) Quando avevo circa 11 anni è rientrato nella mia vita mio padre e mi ha detto delle cose che avevano cambiato la mia opinione su mia madre e infatti a quel punto Fulvio è cambiato molto fino a combinare parecchi danni quasi sempre ricaduti su se stesso perchè non davo più ascolto alla donna che ha rinunciato ai suoi ventanni per dare a me e a mia sorella una vita migliore di quella che si prospetteva nel nostro futuro, con questo non voglio dare tutte le colpe a mio padre perchè anche lui era molto giovane e mia madre non mi ha mai parlato male di lui. Lui, purtroppo, è stato assente nella nostra vita per un lungo periodo e questo non si potrà mai cancellare e la cosa che mi da più rabbia è che non riusciamo a stare bene neanche adesso che siamo grandi e lui ha 2 figli con una donna che io non conosco neanche.
I miei 2 fratelli anno circa 14/17 anni e io non ho mai scambiato una parola con loro perchè sua madre non vuole che lui abbia più contatti con noi : si può sapere che colpa ne abbiamo noi figli di quello che hanno vissuto i nostri................purtroppo saranno sempre i figli a portarsi dietro gli errori o le sfortune dei genitori!

giovedì 13 settembre 2007

Stipendi e pensioni dei Parlamentari 2

Ho aggiunto al post pubblicato da me qualche giorno fà perchè troppo specifico e pieno di dati che se mi chiederete vi invierò personalmente anche perchè sono dati relativi all'anno 2003/2004 e preferirei trovare quelli relativi all'anno 2006. Abbiamo comunque potuto notare che i nostri politici gli è conferito uno stipendio di circa 15.000 euro al mese più i vari privilegi come cinema gratis, autostrada gratis, macchina e autista gratis, ecc. ecc. che poi chiaramente qualcuno provvederà a pagare chi? Noi contribuenti in più loro incasseranno dalle loro attività private. In quei dati c'è anche scritto che loro versano delle minime percentuali per coprire le spese sanitarie e la mutua quello che io mi chiedo è perchè noi , non politici, popolo italiano dobbiamo versare il 50% del nostro stipendio mensile per avere la pensione al 65° anno di età e loro ne godono dopo 500 giorni di lavoro ? E perchè una persona che ha una ditta propria deve alla fine pagare circa un totale del 60% annuo di tasse per chi? per mantenere loro? dimezziamo la nostra classe politica e facciamola correre se vogliono quel posto in parlamento e quegli stuipendi : ogni anno o addirittura ogni 6 mesi vogliamo leggere e vedere quello che avete fatto con i nostri soldi o con i soldi del NOSTRO PAESE. Bisogna dire basta a questi sopprusi fatti col sorriso da questi politici che non si fermano per far passare le ambulanze a sirene spianate e non ascoltano le nostre voci ; sabato c'è stato il V-DAY che tutti (in rete) sanno cosè prendiamo spunto da quello che abbiamo sentito e letto cominciamo a fare quello che c'è da fare senza avere paura perchè tutti noi abbiamo figli o nipoti o fratelli che si meritano di vivre in un paese migliore.

domenica 9 settembre 2007

Stipendi e pensioni dei Parlamentari

Stipendi e pensioni dei Parlamentari:
Stipendio 15.237.02 euro netti al mese
Pensione pari ad un minimo di 2.797 euro netti al mese
Pensione pari ad un massimo di 8.952.712 euro netti al mese

http://legxv.camera.it/deputatism/4385/documentotesto.asp


Eurispes
DIPENDENTI PUBBLICI:
2001-2004 (dicembre 2003)
http://www.gesuiti.it/csarrupe/pdf/statali.pdf#search=%22Pubblici%20dipendenti%2Bnumero%22

Ecco il vero stipendio, Tfr, e Pensione dei deputati: Totale netto mensile dei deputati = 15.237.02 euro netti al mese (5.419,46 euro al netto + 4.003,11 euro al netto + 4.190 euro al netto + 1.107,9 euro minimo al netto + 258,33 euro al netto + 258,22 euro al netto ); cui si aggiungera’ l’Assegno di fine mandato, non quindi al compimento dei 65 anni, ma subito in unica soluzione , l’equivalente del Tfr, pari a 44.763,56 euro al netto, l’ Assegno vitalizio ovvero la pensione pari ad un minimo mensile di 2.797 euro al netto ed un massimo mensile di 8.952.712 euro al netto e, da subito, l’ Assistenza sanitaria ):
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Ho scritto tanto in proposito allo sperpero di danaro pubblico, e per la parte politica occorre dimezzare i deputati, senatori, consiglieri di tutti gli enti locali, accorpare le province, introdurre un limite massimo di 3/4 legislature per le quali poter esser eletti e con un limite d’eta’ di 65 anni oltre il quale non si puo’ essere eletti ne’ deputati ne’ senatori ne’ a livello locale, e vincolare come in svezia lo stipendio (tutto compreso, benefits etc) dei parlamentari, al netto mensile, ad un multiplo massimo (io direi 5 volte) dello stipendio lordo di quello di un pubblico dipendente medio (Retribuzione mensile lorda media di 2.300 euro), che fa’ circa 11.000 euro netti per il parlamentare ovvero il 30% in meno di quello attuale grosso modo. Eliminare il Tfr dei politici e ridurre la pensione ad una somma pari nel massimo al doppio di quella di un pubblico dipendente medio, e non fruibile se non si sia ricoperto il mandato globale per almeno 5 anni, oppure fruibile anche per periodi di mandato inferiori, ma con misura pari a quella dei dipendenti pubblici.

La Pubblica Amministrazione [ compresa la spesa per i parlamentari ed i 3.377.918 Pubblici Dipendenti (dato al 2003 ma che oggi sono circa 3.6 milioni), spesa cmq che nel 2005 e’ stata di 155,5 miliardi ] costa circa 687 miliardi di euro l’anno, circa il 48.48% dell’intera’ produttivita’ del Paese ( PIL = 1.417,2 miliardi di euro l’anno). Il livello ottimale e sano degli impiegati della P.A. potrebbe tranquillamente funzionare con una spesa di almeno il 10% inferiore, ovvero circa 70 miliardi di euro che sono più di 4.94 punti di Pil, ma per fare cio’ dovrebbe fare a meno di circa 800.000 mila pubblici dipendenti, dall’oggi al domani o al massimo nel giro di anni 2, con prepensionamenti agevolati, e ricorrendo al meccanismo del blocco del turn over. In qualsiasi azienda, si deve aumentare la produttività a costi contenuti e ragionevoli rispetto al fatturato, pena la chiusura dell’azienda! E’ ammissibile avere almeno 800.000 mila pubblici dipendenti , dipendenti del senato o Camera compresi, che sono li’ a non fare nulla e a rubare lo stipendio? DEBITO PUBBLICO: Ha toccato 1.510,8 miliardi di euro il 106,6% del pil nel 2005.

Pubblici Dipendenti Retribuzione media mensile lorda ( DATI AGGIORNATI AL DICEMBRE 2005) di 2.300 euro, dai 1.892 euro ai 3.100 euro: 2.782 euro nelle Universita’, 2.491 euro Corpi di Polizia, Forze Armate 2.407 euro , Ministeri 2.299 euro , Enti Pubblici non economici 2.405 euro , Regioni e Autonomie Locali 2.158 euro, Aziende Autonome 1.892 , Servizio Sanitario 2.417 euro , Scuola 2.122.
Pubblici Dipendenti Retribuzione lorda annua media di 30.000 euro circa ( dai 25.000 euro ai 37.000 mila euro): 37.000 euro nelle Universita’, 33.000 Corpi di Polizia, Forze Armate 31.500, Ministeri 30.000, Enti Pubblici non economici 31.500, Carriera diplomatica e prefettizia , Regioni e Autonomie Locali 28.000, Aziende Autonome 25.000 , Servizio Sanitario 31.500, Scuola 28.000
Per fare tutto cio’ dovremmo entrare direttamente noi cittadini della “strada”, e non solo taluni o grillo o altri in ns vece, in contatto con uno o piu’ partiti politici che assumano e condividano le ns proposte di RESET in ogni campo, e che al contempo aprano una selezione tra tutti noi e assumano ,al loro interno come dirigenti e futuri eletti, a trattativa immediata ( aperta a tutti coloro che ne facciano richiesta, e diretta senza concorso alcuno o alcuna precedente entratura politica di partito o sindacale) decine di noi cittadini della “strada”; attualmente per le cose concrete messe in campo io prediligo Capezzone la Poretti della rosa del pugno, Follini e Tabacci, Furio colombo, ma ve ne sono sicuramente altri anche in altri partiti benche’ ad oggi rimasti nel buio.


La prima voce è l’indennità, quella che nel linguaggio comune è definita “stipendio”, seguono la diaria e i rimborsi: per le “spese inerenti al rapporto tra eletto ed elettori”, per le spese accessorie di viaggio e per i viaggi all’estero, per le spese telefoniche. Completano la scheda le voci sull’assegno di fine mandato, per l’Assegno vitalizio e rimborso per le prestazioni sanitarie:

Indennità parlamentare: 12 mensilità. L’importo mensile (è pari a 11.190,89 euro, al lordo ) è pari a 5.419,46 euro, al netto di tutto.
Diaria a titolo di rimborso delle spese di soggiorno a Roma: L’importo mensile è pari a 4.003,11 euro al netto.
Rimborso forfettario per spese inerenti al rapporto tra eletto ed elettori: L’importo mensile è pari a 4.190 euro al netto.
Rimborso trimestrale forfettario per spese accessorie di viaggio per i trasferimenti dal luogo di residenza all’aeroporto ( che si riferiscono solo ai trasferimenti dal luogo di residenza all’aeroporto più vicino e tra l’aeroporto di Roma-Fiumicino e Montecitorio; i deputati non pagano gia’ nulla per gli aerei, treni etc; usufruiscono infatti di tessere per la libera circolazione autostradale, ferroviaria, marittima ed aerea per i trasferimenti sul territorio nazionale). Rimborso forfettario: L’importo trimestrale è pari a 3.323,70 euro al netto ( 1.107,9 euro mensile), per il deputato che deve percorrere fino a 100 km per raggiungere l’aeroporto più vicino al luogo di residenza, ed a 3.995,10 euro ( 1.331,7 euro mensile), se la distanza da percorrere è superiore a 100 km.
Rimborso forfettario per spese viaggi all’estero: Rimborso forfettario: L’importo annuo è pari a 3.100,00 euro al netto ( 258,33 euro mensile). I deputati, qualora si rechino all’estero per ragioni di studio o connesse all’attività parlamentare, possono richiedere un rimborso.
Rimborso forfettario per spese telefoniche: Rimborso forfettario: L’importo annuo è pari a 3.098,74 euro al netto ( 258,22 euro mensile).
Assegno di fine mandato, non quindi al compimento dei 65 anni, ma subito in unica soluzione , e’ l’equivalente del Tfr: 44.763,56 euro al netto, somma che si ricava dalla regola per la quale Al termine del mandato parlamentare, il deputato riceve l’Assegno di fine mandato, in unica soluzione, pari a 8.952,712 euro al netto, pari all’80 per cento dell’importo mensile lordo dell’indennità (pari a 11.190,89 euro, al lordo ), x 5 anni ( ogni anno di mandato effettivo o frazione non inferiore ai sei mesi).
Assegno vitalizio ovvero la pensione. L’importo mensile (dopo aver coperto almeno 30 mesi di attivita’ parlamentare e che sara’ percepito a partire dal 65° anno di età) è pari ad un minimo mensile di 2.797 euro al netto ed un massimo mensile di 8.952.712 euro al netto. L’importo dell’assegno al netto varia da un minimo del 25 per cento a un massimo dell’80 per cento dell’indennità parlamentare al lordo, (pari a 11.190,89 euro, al lordo ), a seconda degli anni di mandato parlamentare.
Assistenza sanitaria: Rimborso secondo quanto previsto da un tariffario particolarmente agevolato che prevede un rimborso minimo dell’80 per cento delle spese sanitarie sostenute in strutture private fino alla copertura totale di ogni spesa per chi ha ricoperto mandati parlamentari per almeno 5 anni. Il deputato versa mensilmente, in un apposito fondo, una quota del 4,5 per cento della propria indennit lorda, pari a 503,59 euro, destinata al sistema di assistenza sanitaria integrativa che eroga rimborsi secondo quanto previsto dal suddetto tariffario.
E consideriamo che il solo diminuire la spesa pubblica di 3 miliardi di euro circa di costi all’anno (partendo per esempio dall’immediato, la prossima settimana, licenziamento dei fannulloni del pubblico impiego , anche se fosse solo il 2% del totale dei dipendenti, oggi pari a 3.6000.000 circa, ovvero 72.000 mila persone ), farebbe da sola venir meno l’esigenza dello Stato ad incassare l’equivalente importo in tasse, e quindi per esempio eliminare l’ICI sulla prima casa a tutte le famiglie (circa 2,5 miliardi di euro di gettito annuale). Pensate cosa potrebbe fare questo Stato con un risparmio di spesa annuo pari a 70 miliardi di euro ricavabili dai tagli complessivi alle varie voci della spesa pubblica totale ( 687 miliardi di euro l’anno ) accorpamento delle province comprese; semplicemente volare! La diminuzione infatti di circa 720.000 pubblici dipendenti il 20% del totale dei dipendenti, oggi pari a 3.6000.000 circa, farebbe diminuire la spesa pubblica di 30 miliardi di euro circa di costi all’anno .

1) CONTO DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE - SPESE dal 1999 al 2005
Meno Stato + mercato + liberta’
Sito: http://www.menostato.it

RESET e’ uno scandalo

Marco Montanari

Dal sito del Parlamento:


Indennità parlamentare

L’indennità, prevista dalla Costituzione all’art. 69, è determinata in base alla legge n. 1261 del 31 ottobre 1965. È fissata in misura non superiore al trattamento complessivo massimo annuo lordo dei magistrati con funzioni di presidente di Sezione della Corte di Cassazione ed equiparate. Tale misura è stata rideterminata in riduzione dall’art. 1, comma 52, della legge 23 dicembre 2005, n. 266 (legge finanziaria per il 2006).

L’indennità è corrisposta per 12 mensilità. L’importo mensile - che, a seguito della delibera dell’Ufficio di Presidenza del 17 gennaio 2006, è stato ridotto del 10% - (è pari a 11.190,89 euro, al lordo ) è pari a 5.419,46 euro, al netto delle ritenute previdenziali (€ 749,79) e assistenziali (€ 503,59) della quota contributiva per l’assegno vitalizio (€ 962,42) e della ritenuta fiscale (€ 3.555,63).

Diaria

Viene riconosciuta, a titolo di rimborso delle spese di soggiorno a Roma, sulla base della stessa legge n. 1261 del 1965. La diaria ammonta a 4.003,11 euro mensili. Tale somma viene ridotta di 206,58 euro per ogni giorno di assenza del deputato da quelle sedute dell’Assemblea in cui si svolgono votazioni, che avvengono con il procedimento elettronico. È considerato presente il deputato che partecipa almeno al 30 per cento delle votazioni effettuate nell’arco della giornata.

Rimborso per spese inerenti al rapporto tra eletto ed elettori

A titolo di rimborso forfetario per le spese inerenti al rapporto tra eletto ed elettori, al deputato è attribuita una somma mensile di 4.190 euro, che viene erogata tramite il gruppo parlamentare di appartenenza. Ai deputati non è riconosciuto alcun rimborso per le spese postali a decorrere dal 1990.

Spese di trasporto e spese di viaggio

I deputati usufruiscono di tessere per la libera circolazione autostradale, ferroviaria, marittima ed aerea per i trasferimenti sul territorio nazionale. Per i trasferimenti dal luogo di residenza all’aeroporto più vicino e tra l’aeroporto di Roma-Fiumicino e Montecitorio, è previsto un rimborso spese trimestrale pari a 3.323,70 euro, per il deputato che deve percorrere fino a 100 km per raggiungere l’aeroporto più vicino al luogo di residenza, ed a 3.995,10 euro se la distanza da percorrere è superiore a 100 km.
I deputati, qualora si rechino all’estero per ragioni di studio o connesse all’attività parlamentare, possono richiedere un rimborso per le spese sostenute entro un limite massimo annuo di 3.100,00 euro.

Spese telefoniche

I deputati dispongono di una somma annua di 3.098,74 euro per le spese telefoniche. La Camera non fornisce ai deputati telefoni cellulari.

Assistenza sanitaria

Il deputato versa mensilmente, in un apposito fondo, una quota del 4,5 per cento della propria indennità lorda, pari a 503,59 euro, destinata al sistema di assistenza sanitaria integrativa che eroga rimborsi secondo quanto previsto da un tariffario.

Assegno di fine mandato

Il deputato versa mensilmente, in un apposito fondo, una quota del 6,7 per cento della propria indennità lorda, pari a 749,79 euro. Al termine del mandato parlamentare, il deputato riceve l’assegno di fine mandato, che è pari all’80 per cento dell’importo mensile lordo dell’indennità, per ogni anno di mandato effettivo (o frazione non inferiore ai sei mesi).

Assegno vitalizio


Anche in questo caso, il deputato versa mensilmente una quota - l’8,6 per cento, pari a 962,42 euro - della propria indennità lorda, che viene accantonata per il pagamento degli assegni vitalizi, come previsto da un apposito Regolamento approvato dall’Ufficio di Presidenza il 30 luglio 1997. In base alle norme contenute in tale Regolamento, il deputato riceve il vitalizio a partire dal 65° anno di età. L’importo dell’assegno varia da un minimo del 25 per cento a un massimo dell’80 per cento dell’indennità parlamentare, a seconda degli anni di mandato parlamentare. Il limite di età diminuisce fino al 60° anno di età in relazione agli anni di mandato parlamentare svolti. Lo stesso Regolamento prevede la sospensione del pagamento del vitalizio qualora il deputato sia rieletto al Parlamento nazionale ovvero sia eletto al Parlamento europeo o ad un Consiglio regionale.


L’etica in politica e in finanza deve essere un must
http://www.osservatoriosullalegalita.org/05/interventi/041eticapolitica.htm
Bancopoli : lettera ai politici del centrosinistra
http://www.osservatoriosullalegalita.org/06/acom/01gen1/0955marcobancopoli.htm
E ora le priorita’ : legalita’ competitivita’ e conflitto d’interessi
http://www.osservatoriosullalegalita.org/06/interventi/04apr/24votopriorita.htm
Finanziaria : ma l’Italia necessita di etica e legalita’
http://www.osservatoriosullalegalita.org/06/acom/10ott3/2300marcofin.htm
Legge sul risparmio monca su alcuni aspetti fondamentali
http://www.osservatoriosullalegalita.org/05/acom/12dic3/2101marcorisparmio.htm
Il Risparmio dolosamente tradito dalla politica : la Class Action
http://www.osservatoriosullalegalita.org/06/acom/09set3/2525marclassaction.htm
Class action : facile , veloce , gratuito
http://www.osservatoriosullalegalita.org/06/docum/varie/010marcoclassaction.htm

venerdì 7 settembre 2007

Amicizia


Con amicizia si indica un sentimento di affetto vivo e reciproco tra due o più persone dello stesso o di differente sesso, ma anche tra esseri umani ed esseri appartenenti al mondo degli animale. Insieme all'amore, è uno degli stati emozionali fondanti della vita sociale. In quasi tutte le culture, l'amicizia viene intesa e percepita come un rapporto alla pari, basato sul rispetto, la stima, e la disponibilità reciproca, che non pone vincoli specifici sulla libertà di comportamento delle persone coinvolte.
Chiunque nella propria esistenza avrà fatto qualche amicizia sbagliata, ma la cosa peggiore è sicuramente farsi confondere le idee da persone che si credono amici ma in realtà non ricambiano il tuo sentimento, ed è ancora più difficile dover accorgersi che ti sei sentito amico di qualcuno per 10 anni e poi nel momento in cui tu hai più bisogno questa persona non riesce neanche a darti una parola di conforto. Il consiglio che voglio comunque dare oggi è siate sempre sinceri se un amico vi fa arrabbiare diteglelo e così dimostrerete la vostra voglia di coltivare il rapporto che magari è appena nato, ma che ha appunto bisogno di fondamenta solide per poter durare poi si sà tutto ha un inizio e una fine questa è una cosa che noi non possiamo cambiare. Il bello dell'amicizia è proprio il confronto e se questo viene a mancare non può esserci una vera amicizia perchè chi meglio di un amico ti può far capire dove sbagli, chi ascolteresti se non una persona che sai che ti stà dicendo la verità solomente per farti del bene.
Anche con internet ho scoperto un modo nuovo per fare amicizia e sinceramente mi alletta parecchio anche se qui si rischia ancora di più di farsi raccontare delle frottole, ma ancora più velocemente puoi cancellare la persona che non ti ispira fiducia in 2 secondi. Con le persone che dimostrano di raccontarsi in tutta sincerità nasceranno dei rapporti sicuramente molto forti perchè basati, secondo me, sulla sincerità. I vecchi detti comunque sono sempre i migliori:le bugie anno le gambe corte. Un grande saluto per l'amico Mauro e la sua famiglia che vivono in un isola magnifica...........

mercoledì 5 settembre 2007

Articolo 1 della Costituzione



: l'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.
Questo è il primo dei princìpi fondamentali della costituzione italiana, ma è proprio il primo punto che non viene considerato dalla nostra classe politica che si preoccupa soltanto di farcela passare la voglia di lavorare. Ci obbligano a lavorare fino a 60-63 anni discutono loro coi sindacati su quando noi finiremo di lavorare mentre loro dopo 500 giorni di lavoro in politica percepiranno un pensione vitalizia. Giusto, per loro, ma a noi chi ha chiesto come la pensiamo qualcuno è venuto sul vostro posto di lavoro a chiedervi la vostra opinione a chiedervi se il lavoro che fate vi causa problemi fisici esempio stare troppo seduti o troppo in piedi e se dopo 30 anni di lavoro presso la vostra ditta siete obbligati a licenziarvi perchè non rendete più abbastanza e non trovate nessuno che vi assuma? A forse vi darà una mano la vostra banca concedendovi un prestito che si aggiungerà al mutuo della vostra prima casa e dopo un anno che non riuscite a pagare vi sequestrarà l'immobile, e il direttore della filiale dicendovi che gli dispiace molto chiuderà la pratica il più in fretta possibile anche se voi il mutuo lo pagate da 31 anni ma la casa è ancora della banca. Sì perchè qui da noi se io voglio comprarmi una casa oggi che non ho più di 5000 euro da parte, devo chiedere un mutuo del 100% quindi dovrò pagarlo per 30/40 anni e vi dico che rischio di andare in pensione senza finire di pagarla la mia casa: che vergogna!!
Quello che desideravo trasmettere era il senso di non italianità della politica odierna che pensa solo ad arricchirsi e a distruggere quella maggiorparte di persone che ha contribuito e tutt'oggi contribuisce a pagare i debiti fatti da loro mettendocili sui tassi d'interesse e addirittura sui beni di prima necessità . Grazie alle nuove tecnologie qualcosa sta già cambiando perchè non potete spegnere tutti i computer del pianeta ci vorrà del tempo sicuramente, ma lotterò (e non sarò il solo) finchè avrò un briciolo di forza per trasmettere, e non nascondere, le verità che insabbiate nella nostra ignoranza.

martedì 4 settembre 2007

Il nostro futuro è nelle loro mani

Dobbiamo fidarci dei nostri figli, nipoti, cugini anche se noi siamo cresciuti in una società dove hanno sempre detto che i giovani sono dei fannulloni. Quando ho cominciato a lavorare a 14 anni facevo il meccanico di motorini e lavoravo con uno dei fratelli più grande di mia madre, a quell'età la voglia di fare non era tanta e in più si aggiungeva mio zio e il vecchio proprietario del negozio che passavano le giornate a dirmi:o fammi vedere gli occhi , comè che sono così?vacci piano che se no diventi cieco, ma io mi ero accorto che non era così e quindi giù(e sù) come un pazzo. Difficilmente elogiavano il mio lavoro svolto e per imparare , secondo loro, dovevo spiarli senza fare troppe domande e mettere in atto tutto ciò senza errori altrimenti la giornata continuava con la solita solfa: oh cinno bè safet,guarda ben quel cal fag me! Come se questo lavoro lo avessi fatto per una vita..... io.......... Non mi comporterò così con le persone più giovani perchè hanno il nostro futuro nelle loro mani e bisogna spronarli, invogliarli, stimolarli, farli credere in loro stessi perchè è normale che i ragazzi abbiano solo voglia di divertirsi, ma basta fargli capire che loro hanno il potere in mano di cambiare questa Italia che ormai non và più e bisogna dargli dei nuovi mezzi come il dialogo, la conoscenza, l'istruzione e il lavoro giustamente retribuito; tutte queste cose si possono ottenere soltanto se lotteremo con i denti e non ci accontenteremo di pagare dagli asili nidi privati al cepu e pretenderemo dai nostri figli e i loro presidi le condizioni per far rinascere le nostre scuole ormai abbandonate a loro stesse finchè società private non le aquisteranno e dopo ci daranno qualsiasi diploma. Dobbiamo fare vedere e sentire alla nostra classe politica che queste cose le pretendiamo e se ci sarà bisogno di sederci davanti al parlamento per avere un dialogo con loro lo faremo ma non possiamo lasciarli distruggere le cose che ci hanno salvato in questi anni e dobbiamo invitare con noi i giovani dalle superiori alle università (non i fuori corso se nò a roma non ci stiamo)e chieder e anche a loro quali sono le necessità di cui hanno più bisogno non possiamo deciderle noi che ormai la scuola la vediamo solo dall'esterno. A tutte queste cose si vanno poi ad aggiungere il caro libri e la mancanza di posti negli asili nido quindi se già da appena nati non hanno il loro posto per poter maturare figuriamoci quando arriveranno a ll'università se qualcuno potrà tenere il banco per il proprio amico.

lunedì 3 settembre 2007

Iniziamo


Nelle mie esperienze mi sono accorto che in Italia ormai siamo costretti a vivere secondo le regole dettate da persone estranee a i nostri veri problemi o necessità,quindi cerchiamo la strada per poter non dipendere dalle loro scelte e lottiamo per riavere i nostri diritti di scelta le nostre opportunità che dovrebbe darti una società evoluta e moderna come la nostra. In questo momento della mia vita mi trovo ad affrontare alcune difficoltà che non avevo mai incontrato: ho quasi sempre lavorato, cambiando tipo e luogo di lavoro senza troppo fatica. Ora ho 28 anni e quello che facevo senza fatica non mi riesce più:cioè tutti i posti di lavoro dove ho prestato lavoro non sono più disposti a rischiare che dopo 6\12 mesi Fulvio si stanchi e loro debbano ricominciare una nuova ricerca. Come ho scritto ho qualche passione che forse mi potrà aiutare a intraprendere la strada a me più conveniente,che sarà quella di un lavoro sulle spiagge o direttamente in mare su di una barca magari attrezzata per i sub. Qui troverete link utili per avere informazioni che ormai giornali e televisioni non danno più perchè a loro non conviene come il sito del grande Beppe Grillo ormai in lotta da tempo per avere uno stato più giusto o Altroconsumo dove ci spiegano bene cosa fare se le banche ti addebitano il costo di un R.I.D. che parte dal tuo conto e viene già pagato dalla parte ricevente e poi ancora Zopa il sito inglese dove si può chiedere un prestito e gli iscritti fanno l'asta per il tasso d'interesse più basso e così via. ASPETTO I VOSTRI CONSIGLI E LE VOSTRE IDEE CIAO FULVIO.